Pubblicato in: Infanzia&Bambini, La mia storia

La Diana sulla Luna

Possiedo la capacità, che in tante occasioni della vita mi ha salvato dalla follia, di riuscire a chiudere a chiave in un cassetto della memoria i ricordi più dolorosi.

E poi di scordarmi volontariamente del luogo in cui ho riposto la chiave, in modo che non possa riaprire mai più quel cassetto.

E poi ci sono ricordi che, semplicemente, sono così ingombranti da non riuscire a chiuderli da nessuna parte, e forse non vuoi neppure farlo. Perché, in fondo, quel dolore ti ricorda anche la felicità che l’ha preceduto.

Oggi, 8 novembre 2020, è passato un anno esatto da quando Diana se n’è andata… Sì, era “solo” un cane agli occhi del mondo, ma, nella mia vita, rappresentava molto di più.

Anche se non vorrei, ricordo alla perfezione ogni dettaglio di quella giornata terribile.

L’immagine che mi viene subito alla mente quando ripenso a quei momenti è il modo in cui ho spazzolato il pelo della mia cagnolona, dopo che il veterinario aveva eseguito l’eutanasia. Il suo spirito non c’era più, il suo corpo immobile, eppure io mi sono messa a spazzolarla, da sola, nello studio del veterinario avvolto da silenzio.

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Pubblicato in: Infanzia&Bambini, Riflessioni

La Diana sulla Luna

La prima cosa che Robertino fa, ogni sera, quando torna dall’asilo – dopo aver chiesto un pezzo di cioccolato – è salutare le sue cagnoline. Diana e Yuma.
Ma quel venerdì sera maledetto, c’è solo Yuma ad aspettarlo. Non se ne accorge subito. È così abituato alla loro presenza, da considerarla una cosa… Scontata. E la possibilità che non possano più esserci, impossibile.

“Mamma, dov’è Iaia?”
“Siediti, tesoro. Devo dirti una cosa. Ti ricordi che Diana era molto ammalata, vero?”
“Sì. Bua al pancino.”
“Esatto. Aveva molto male al pancino. Ecco, stava così male che è dovuta andare via.”
“Per sempre?”
“Purtroppo, sì.”
Sgrana gli occhi. Non ho mai visto quello sguardo negli occhi del mio bimbo.
“E non tornerà mai più?”
“No, amore mio. Mai più. Mi dispiace tanto.”
Roberto piange. Mai lacrime mi hanno fatto più male.

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Pubblicato in: Infanzia&Bambini, maternità

Un bambino pericoloso (ma sono gli adulti a farmi paura)

Quando sei in dolce attesa, o già quando sogni di avere un figlio, non fai altro che immaginare il futuro. È inevitabile nutrire mille attese e speranze sul tuo bambino.

Ho dovuto attendere tanto affinché il mio bimbo si decidesse a raggiungermi in questo pazzo mondo: non volevo aspettarmi nient’altro da lui. Mi bastava che arrivasse!

Quando sono rimasta incinta mi sono decisa a non nutrire alcuna aspettativa. È difficile, però, tenere a freno la mente; quale futura mamma non fantastica sul suo bambino?

E così, anche io mi sono ritrovata mio malgrado a sognare tante cose…

Sognavo che avrei portato il mio bambino agli aperitivi con le amiche; sarebbe stato la nostra “mascotte”. Sognavo che avrei viaggiato ovunque insieme a lui, che fin da piccolo avrebbe ammirato le opere d’arte nei musei (fantasia decisamente estrema, ora lo so). Sognavo di iscriverlo ad una scuola di inglese a tre anni (scelsi persino l’istituto…).

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Pubblicato in: Infanzia&Bambini, maternità

Quanto è difficile essere un bambino!

Noi mamme spesso ci lamentiamo di quanto sia difficile essere un genitore, ma… Ultimamente mi son ritrovata a pensare che anche per un bambino la vita non è affatto facile.

L’avete mai notato?

Se un bimbo piange per reclamare le attenzioni della mamma, per essere preso in braccio, perché ha bisogno del suo calore, del suo odore… Verrà all’istante additato come “piagnucolone” o “mammone” da qualunque adulto nelle vicinanze. E subito ci sarà chi consiglierà alla mamma di non accontentarlo, addirittura di lasciarlo piangere, perché altrimenti prenderà il vizio.

Ho sempre cercato di capire quale strano vizio potrebbe prendere un bambino piccolo.

Noi adulti siamo pieni di vizi, dal fumo, all’alcool, al gioco d’azzardo. Vizi altamente dannosi, direi. Un bambino, quale terribile vizio potrebbe prendere chiedendo di essere abbracciato? Il vizio dell’amore? Non mi sembra una gran brutta cosa…

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