Oggi è il compleanno di Marito. Nessuno dei due ha voglia di festeggiare.
Ho preparato un post orribile.
Ma lo tengo da parte, per pubblicarlo al momento giusto.
Orribile non perché sia scritto male, intendiamoci. Lo sapete che curo molto la forma.
Orribile perché è rabbioso. E triste. Perché parla dell’ingiustizia della vita. Della mia vita. Della famiglia che non ho mai avuto e di quella che non mi è stato concesso di costruire. Della domanda che mi assilla da decenni.
Ma è inutile parlarne ora. Lo tengo da parte per venerdì.
Sì, lo pubblicherò dopo aver ritirato le risposta delle beta e aver letto il solito, straziante numero: ZERO
Pubblicarlo adesso non avrebbe senso. Se lo leggesse Marito (e ora che gli è venuta la mania dei blog è molto probabile) mi darebbe dell’idiota.
E anche voi, probabilmente. Perché durante la cova non ha senso essere tristi o pessimisti. O arrabbiati.
Non so cosa stia succedendo nel mio corpo. Potrebbe andare tutto bene. Venerdì potrei avere il test di gravidanza positivo e un numero altissimo e bellissimo delle beta. Sì. Potrei. Ho paura a crederlo. Mi viene da ridere. Una risata ironica. Perché quella di poter essere incinta – che IO possa essere incinta – mi sembra una battuta degna di Zelig.
Settimo giorno post transfer.
La solitudine, la tristezza, l’ansia e la noia mi stanno divorando. Dormo, guardo dei film, tento di scribacchiare un po’.
E’ difficile, però, non riesco a concentrarmi. Dormire sembra la cosa più facile. Quando dormo non penso. E, dormendo, il tempo passa più velocemente. Gli unici effetti collaterali sono il mal di schiena e la sensazione di stare sprecando le giornate. Ma cos’altro potrei, dovrei fare?
Non ho sintomi particolari. Un po’ di crampetti al basso ventre, non sempre, ma spesso. Potrebbero essere causati dal progesterone. O trattarsi di un dolore premestruale. Ho sempre freddo, ma io in effetti sono molto freddolosa. Ho fame. Tanta fame. Penso anche per il fatto di aver smesso di fumare da un momento all’altro. Non avete idea di quanta voglia avrei di una sigaretta.
Se dovesse andare male di nuovo, penso che batterei un record.
Ancora lontana dai trent’anni, sarebbero 4 tentativi di PMA falliti.
E pensare che c’è chi rimane incinta senza neppure volerlo – oops. Ho amici e conoscenti che ce l’hanno fatta al primo tentativo di PMA.
Chissà che cazzo ho fatto di male nella mia vita. Boh. Forse ero un gerarca nazista, prima.
Lo so che non c’è nessuna legge che dice che, chi più tenta, più ha diritto a farcela.
Quello che mi da fastidio è che, fin da bambini, il mondo ci inganna dicendo che il duro lavoro verrà sempre ricompensato, che volere è potere, che bisogna lottare per i propri sogni, che il bene che si fa ti torna sempre indietro…
Stronzate.
E negli ultimi anni, quanti mi hanno esaltata per niente dicendo: “Ma sei così giovane, avrai due gemelli, ce la farai subito!”
Mi auto censuro e non condivido cosa vorrei dire a queste persone, ora.
Anche qui sul blog, quante di voi mi hanno detto: “Se ce la fanno tante coppie, perché voi no?”
Già. Perché no?
Perché non c’è nessun destino, nessuna legge divina, nessun momento giusto.
E’ tutto in mano al caos. E, se una persona come me ce la fa, non è per giustizia divina o chissà che, ma per puro, semplice culo.
Che io non ho. Che non ho mai avuto. Cioè, fisicamente sì, ma metaforicamente no.
Spero solo di non dover pubblicare quell’orribile post.