Pubblicato in: La mia storia

Mezza piena

Ha smesso di nevicare. Finalmente.

Oh, io tutta questa magia nella neve non la riesco a vedere. Certo, è divertente vedere i bambini tirarsi le pallonate di neve o costruire pupazzi, ed è meraviglioso osservare un bel paesaggio candido… Quando sono in vacanza in Alto Adige, però! Qui in città vedo solo i disagi. Morti e feriti in incidenti stradali, persone che si fanno male cadendo sul ghiaccio, anziani bloccati in casa, anziani che si ostinano a voler uscire da soli e poi cadono perché i marciapiedi sono scivolosi, animali selvatici che non riescono a trovare il cibo, strade intasate – con conseguente inquinamento…

E poi, a dirla tutta, la neve è bella quando è fresca, ma già il giorno successivo diventa nera. E non è un bello spettacolo. Bleah.

Forse non si è capito, ma a me la neve non piace. Tranne che in montagna. Non mi piace soprattutto quando ho in programma un transfer. E non mi piace anche perché la sottoscritta è leggermente imbranata e sul ghiaccio rischia sempre di cadere e rompersi l’osso del collo.

Oggi le strade erano – con mio grande stupore – pulite. Io e Marito siamo arrivati al centro PMA in anticipo e senza problemi, così come l’equipe medica. Gli embrioncini sono sopravvissuti entrambi (!) allo scongelamento. Il transfer è stato totalmente indolore. Non so come, ma sono riuscita a rilassarmi! Anche l’infermiera mi ha detto “brava”. Penso fosse sollevata dal fatto che non le avessi spaccato la mano come l’ultima volta.

Insomma… E’ andato tutto bene. Le mie paranoie di ieri ora sembrano alquanto stupide.

Ma io sono felice di essere stata in pena. Eh sì, perché, se non fossi stata tanto pessimista, non avrei potuto gioire per la piccola vittoria di oggi.

Domani tornerò a lavorare. Ho sempre passato le settimane post-tranfer a casa, da sola, nel mio mondo ovattato… E’ strano pensare di vivere normalmente, di stare in mezzo agli altri, in queste condizioni

Come sa qualsiasi donna che si è sottoposta alla PMA, il periodo di tempo tra il transfer e il fatidico giorno del test di gravidanza non è un periodo normale.

Non importa con quale spirito una donna affronta questo percorso. Non importa se è piena di speranze, se è disillusa e pessimista, o se ha deciso di prendere tutto alla leggera, senza farsi troppe paranoie.

Questi non sono giorni normali.

Sono i giorni dell’attesa.

So già che domani, e nei prossimi giorni, ogni tanto in ufficio mi metterò a ridacchiare da sola, poi ad un tratto i miei occhi si faranno umidi e tristi… Mi accarezzerò la pancia, così, senza pensare, e poi me ne vergognerò… Avrò la testa tra le nuvole, persino più del solito, perché non importa se io non sono tecnicamente incinta, se i miei puntini luminosi sono per ora soltanto una potenzialità di vita, se le probabilità che questo sogno si avveri sono soltanto del 20-30%. Non importa.

Io SO di avere due puntini luminosi dentro di me. Due puntini che devono lottare per rimanere ben aggrappati alla loro mamma. Non so se ce la faranno, ma so che ci sono. Sono qui, dentro di me. Forse sono destinati a morire, forse non cresceranno, forse daranno origine ad una vita che si interromperà subito…

Forse, forse, forse… Forse rimarranno dentro di me. Forse ce la faranno. Ce la faremo.

E’ una sensazione che poche donne possono provare… In effetti, solo quelle che si sottopongono alla PMA. Chi cerca figli in maniera naturale non ha alcun mezzo per poter sapere se il concepimento è avvenuto oppure no… Scoprono di avere una vita dentro di sé soltanto quando quel benedetto test di gravidanza diventa positivo. Ma, a quel punto, è già chiaro che l’embrione si è impiantato nell’utero. Queste donne non possono sapere quante potenzialità di vita si sono formate dentro al loro corpo, per poi lasciarle prima di diventare qualcosa di più. Sono fortunate, loro. A noi tocca pure questa tortura. Sapere di avere qualcosa dentro, senza poter conoscere il suo destino.

Io nei giorni post transfer mi sento diversa. No, non parlo di fantasintomi. Quelli ho imparato ad ignorarli. Parlo proprio a livello mentale, spirituale, chiamatelo come volete.

Non posso dire di sentirmi incinta, perché sarebbe ridicolo. Ma non mi sento più tanto vuota. Perché non la sono.

Mi sento… Mezza piena, diciamo!

Purtroppo sono poche le persone che possono capire cosa sto provando ora. E so già che domani e nei prossimi giorni, mentre con sguardo sognante mi accarezzerò la pancia, molti colleghi mi guarderanno con un misto di stupore e compatimento.

Ma chi se ne frega.

Io non sono più vuota.

Spero solo che questa sensazione duri più di quattordici giorni.

Autore:

Perennemente alla ricerca della Vita.

11 pensieri riguardo “Mezza piena

  1. Che notizia meravigliosa!! Sono tanto felice.
    Sui giorni che verranno non ho molto da poter dire… non li ho ancora provati… non ancora!! Ma ti penserò tanto.
    E tu credici… devi farlo per entrambi i tuoi piccoli guerrieri!!

  2. Brava, continua così! Non mollare mai, cadi, piangi e poi rialzati. Ora goditi queste due settimane magiche (per lo meno non ci è negato sognare in questo periodo PT!!! …ecco perché mi rifiuto di fare un test casalingo prima delle beta). Ti capisco benissimo, sono al 5° tentativo (in corso, le beta le avrò al 21…) e mi ritrovo moltissimo nelle tue parole! Solo che al momento mi sento molto indifferente al mio stato, forse è per non soffrire troppo tra una settimana, che quindi non mi illudo che funzionerà proprio stavolta. Anche se in fondo, in fondo ci spero sempre… Grazie per il tuo blog, che seguo silenziosamente da quest’estate. Mi sento vicina a te e ti auguro ogni bene per il tuo sogno!

  3. ahh ma che bello leggerti questa sera!
    Son felicissima per te!

    inutile dirti in qst giorni di non pensare, di rimanere tranquilla e bla bla bla

    è bello saperti in compagnia dei puntini luminosi che sono stati cosi forti da vincere il freddo…..

    resto incrociata per voi dai piedi alla punta dei capelli

    A.

  4. Ciao Eva, a scuola ci insegnava sempre che la neve faceva bene ai semi perchè rende l’ambiente umido e favorisce la formazione del germoglio. Beh, tu non ami la neve, ma i tuoi puntini sono stati “seminati” sotto la neve. E madre natura si serve di tutto per compiere i suoi “miracoli” quotidiani.
    Ti auguro ogni bene.

  5. che bella notizia, la giornata non è iniziata come prevedevi, i tuoi puntini sono sopravvisuti entrambi, la neve non ti ha ostacolata…insomma se il buongiorno si vede dal mattino io sono ottimista in questi 14 giorni….mi incrocio per te!!!!!!xxxxxxxxxxxxxx

  6. sono contenta che sia andato tutto bene!! anche a me la neve non piace tanto, soprattutto quando devo comunque guidare per andare al lavoro… incrocio anch’io le dita per voi! xxx

  7. come ti capisco,sembrerà stupido a chi ti segue e forse anche a te che hai già subito “diversi trattamenti” e tutto il percorso più di una volta, ma a me sono venuti gli occhi lucidi qnd la biologa del centro a cui ci siamo rivolti ieri mi ha detto che ha potuto fare due “tubini” da crioconservare per il primo transfer…cm ti ho già detto l’altro giorno io devo aspettare luglio,per ora siamo a tutta una serie di esami che come al solito non hanno dato a ben sperare, lo so che con qst tubini non significa niente, ma per me sono già una grandissima speranza in più,anche se non ho ancora provato cosa vuol dire fare cure ormonali e tutto ciò che ne consegue….non vedo l’ora che sia luglio….e ti sono vicina davvero con tutto il cuore!!

  8. tesoro ecco il mio tifo, forza bellissimi puntini luminosi fate un bel regalo a mamma e papà..siete il loro sogno lottate x loro che vi ameranno sempre! tesoro tu sei piena in questo momento, ci sono i vostri embrioni, il frutto della vostra unione..affronta la cova come meglio ti senti x’ questa è una cosa soggettiva,dobbiamo fare ciò che da stare bene noi x far bene loro! forzaaab tantissimi xxxxxxxx

I commenti sono chiusi.